L'EP “Malavedo” è uscito lo scorso 13 Novembre, distribuito da Believe Music Italia e anticipato dai singoli già rilasciati Pensieri Notturni e Scolapasta.
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"Abbiamo a che fare con sei brani credibili e ispirati prodotti con semplicità e passione sincera."

rockit.it

"L’amore per una città e la voglia di evadere, Malavedo si racconta con la musica"

lecconotizie.com

Concepiti nella solitudine di una casa vuota ai piedi del monte Medale, i brani di Malavedo sono il racconto di sensazioni intime e del loro riverbero contro pareti che a un tempo opprimono e ispirano. A seguito di un lungo processo di maturazione artistica, che lo ha portato dall’hip-hop a una maggior tridimensionalità sonora, l’artista lecchese è pronto ad aprire il suo mondo a chiunque sia disposto a entrarci. Non poteva che essere il Medale stesso la copertina del primo lavoro organico di Malavedo, un self-titled EP che suona come un manifesto della sua poetica. Tra un occhiolino alle sonorità pop e spazi aperti all’ibridazione tra i generi, le sei canzoni sono cantate da una voce triste e sincera, ma mai sconfitta: è nell’umiltà di arrangiamenti semplici ed emozioni schiette che Malavedo trova la sua dimensione più intima, riuscendo a comunicare quei sentimenti che non sono più una vergogna, ma il canto di chi realizza di appartenere a una generazione smarrita, ma alla costante ricerca di risposte.

L’EP è curato da Davide Caldana (Dopio Picante), mixato e masterizzato da Thomas Calvi presso i Reprieve Studios.

Tracklist

Malavedo · Malavedo

SOLO SAD SONGS

(prod. Dopio Picante, pianoforte di Federica Galluccio)

Il vero manifesto della musica di Malavedo: “Sono-Solo-Sempre, Solo-Sad-Songs”. Siamo sempre più soli in mezzo alle altre persone: è la tristezza il sentimento che più ci lega, ma che allo stesso tempo porta a galla le fragilità dell’anima. Forse è meglio perdere tutto per aprire gli occhi.

CHE CERCHI DA ME

(prod. Dopio Picante, chitarra di Riccardo Maria Colombo)

Scrivere di getto per dare sfogo a quel fiume interiore di sensazioni: è così che nascono le canzoni di Malavedo, è così che nasce "Che cerchi da me". La grinta dell’arrangiamento, tra chitarre distorte e base energica, riempiono gli spazi oltre le parole. Dopotutto, solo di parole si tratta, e dove esse falliscono, ecco che paure e paranoie sgorgano disordinate e confuse, in un circolare flusso di coscienza.

SCOLAPASTA

(prod. Matteo Sciacca)

Un loop dal sapore pop è il miglior modo per esorcizzare un cuore spezzato. “Vai tranquillo, tutto passa, me lo ripeto come un mantra”: quando troppe delusioni trafiggono il cuore, è più dura riparare i danni. L’unico sollievo è scrivere, per fare ordine nella tormenta: tutto passerà prima o poi, giusto?

DOROTHY

(prod. Dopio Picante)

Smarriti nella penombra che separa fantasia e realtà, spesso ci troviamo a vivere aspettando qualcuno che non tornerà più. Ma aspettare un fantasma è negare sé stessi. È nella lugubre atmosfera di una base old-school che sussurra la voce di Malavedo, mentre “Dorothy” nemmeno ascolta, forse nemmeno vede la condensa filiforme dalle sue labbra.

PENSIERI NOTTURNI

(prod. Ettore Mairani, chitarra e piano di Riccardo Maria Colombo)

Sulle liriche esauste pesano le ore di overthinking, il rumore del fiume in sottofondo: la speranza che “il tempo ci accarezzerà” l’unica spinta a liberarsi delle false verità del mondo esterno. Ci si abbandona alla semplicità di una chitarra acustica e di appunti scarabocchiati: “Dormi, per ore e ore e basta. Il tempo ci accarezzerà, siamo farfalle nella tenebra".

WANNA U 2 STAY

(prod. Dopio Picante, chitarra di Riccardo Maria Colombo)

Il capitolo finale dell’EP riserva qualche sorpresa sperimentale nelle sue movenze: l’arrangiamento pulsante addensa il racconto di emozioni semplici e oneste, al punto di sembrare banali. Ecco la scelta dell’inglese nel titolo: un tentativo di dare un significato nuovo a quell’espressione abusata, eppure così vera e umana: “Rimani ancora che ne ho bisogno, sei malattia e medicina”.